Stai cercando lavoro e vuoi riuscire a conquistare l’HR durante un colloquio di lavoro? Sei nel posto giusto!
Oggi ad aiutarti c’è Chiara, la nostra Talent Acquisition & Senior Recruiter che condividerà con te consigli su come farti notare positivamente da un Recruiter durante un colloquio di lavoro e sceglierti senza ulteriori dubbi.
Chiara adora il suo lavoro e ritiene che i candidati siano per lei e per chi opera nel suo settore un’occasione costante per crescere e per lasciarsi ispirare. Il suo motto è:
Il confronto costante con le persone è assolutamente stimolante: amo questo lavoro perché ogni giorno divento un po’ più ricca.
Devi sapere che per superare un colloquio di lavoro è necessario mettere in atto quelle che Chiara definisce le 3P:
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- Preparazione
- Positività
- Pratica
Questi 3 elementi sono fondamentali per approcciarsi in modo giusto al colloquio e non lasciare nessun elemento al caso o, peggio ancora, all’improvvisazione!
Attenzione, non ti sto consigliando di lasciare da parte la tua spontaneità ma di affrontare questo momento con cognizione di causa e con la giusta dose di preparazione.
Ci sono infatti alcune cose che da sapere prima e durante il colloquio per affrontarlo al meglio e fare un’ottima impressione al selezionatore.
Conoscere inoltre come opera un Selezionatore ti consentirà di:
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- Arrivare al colloquio preparato e sapere cosa valuta di te e delle tue performance
- Aiutarti ad essere più preparato, tranquillo e concentrato così da superare brillantemente il colloquio
La prima P: Preparazione
Una performance soddisfacente da parte del candidato durante un colloquio la si misura anche e soprattutto dal suo grado di preparazione.
Devi sapere che, nonostante moltissimi reclutatori consiglino sempre di arrivare al momento del colloquio preparati, i candidati si presentano troppo spesso sopravvisti di informazioni (sia sulla opportunità di lavoro per la quale hanno presentato la loro candidatura che sull’azienda).
In questo caso ciò comporta una immediata valutazione negativa da parte del Recruiter che legherà lo scarso interesse mostrato dal candidato alla mancanza di motivazione per il ruolo/settore professionale.
Se almeno una volta ti è capitato di ricevere domande del tipo:” Cosa sai sulla nostra azienda?” oppure “Cosa ti ha colpito della nostra azienda”? ecc.… vuol dire che il Reclutatore ti ha messo alla prova, cercando di capire se ti sei informato su di loro e se hai motivazione/interesse per il ruolo.
Perché i reclutatori indagano il grado di interesse/motivazione del candidato?
Perché la motivazione per il ruolo rappresenta la benzina che alimenta il dipendente tutti i giorni a fare un ottimo lavoro. Se ami ciò che fai e se sei capace di dimostrarlo diventi non solo un punto di riferimento per gli altri, ma anche per l’azienda la quale ti riconoscerà valore e professionalità.
Per trasmettere motivazione e interesse il primo passo è arrivare preparati al colloquio!
Come ci si prepara ad un colloquio di lavoro per fare colpo sul Recruiter?
Almeno un paio di giorni prima del tuo colloquio di lavoro devi compiere alcuni piccoli accorgimenti, che possiamo riassumere in due momenti:
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- Raccolta di informazioni tramite web e siti internet
- Preparazione di eventuali domande da porre direttamente al Selezionatore
1-La raccolta di informazioni
Il primo passo per arrivare preparati al colloquio di lavoro è raccogliere più informazioni possibili sfruttando il web, sito aziendale e social media.
Di seguito ti elenco alcune informazioni particolarmente utili e rilevanti, e che possono essere sfruttate a tuo vantaggio durante il tuo prossimo colloquio:
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- Sul sito aziendale: trovi informazioni relative ai servizi/prodotti che offre l’azienda, ai suoi valori, alla sua mission, alla cultura aziendale complessiva e alle varie sedi aziendali sparse in Italia (o nel resto del mondo nel caso di multinazionali), alla struttura organizzativa e agli obiettivi aziendali
- Sui social media: trovi informazioni relative alle storie di successo dei suoi dipendenti, ad eventuali programmi tesi a favorire il benessere sul luogo di lavoro e/o welfare aziendale, ad iniziative per dimostrare l’impegno nel sociale, a risultati raggiunti.
Ad oggi è possibile trovare diverse informazioni, ad esempio, sulle pagine aziendali Linkedin dove l’azienda spesso condivide quotidianamente video, post e immagini relative agli aspetti appena citati.
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- Sul web: trovi eventuali articoli di giornale dove si racconta la storia dell’azienda, l’eventuale impegno sul territorio e/o report aziendali ed economici sulle performance raggiunte negli anni
2-Le domande da porre al selezionatore
Un ulteriore metodo per mostrare interesse per il ruolo e per l’azienda è pensare a domande da porre al selezionatore verso la fase conclusiva del colloquio di lavoro.
Devi infatti sapere che, molto spesso, il selezionatore prima di concludere il colloquio di lavoro pone la seguente domanda al candidato: “Hai domande per noi?”
Questa domanda non viene fatta in modo casuale, ma anche in quel momento l’obiettivo è valutare quanto e come il candidato ha preso informazioni sull’azienda.
Di seguito ti voglio condividere alcuni esempi di domande che potresti porre al tuo prossimo colloquio di lavoro:
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- Quali sono le opportunità di crescita in questo ruolo? (domanda che ha l’obiettivo di indagare come l’azienda ha deciso di strutturare il percorso professionale del neoassunto in azienda)
- In cosa consiste una giornata tipo per questa posizione? (il fine è quello di capire se l’idea che hai rispetto a questo ruolo combaci con la realtà e ti dia degli spunti in più di riflessione)
- Quali sono le sfide che sta affrontando il team in questo momento? (Le persone al fianco delle quali svolgiamo il nostro lavoro influenzano moltissimo le nostre giornate e alla lunga la soddisfazione lavorativa. Chiedere delucidazioni riguardo alla squadra di lavoro di cui faremo parte è fondamentale.)
Quali sono le prossime fasi nel processo di assunzione? (questo tipo di domanda è tesa a raccogliere ulteriori informazioni sui prossimi step del processo di selezione ed eventualmente a capire se riceverai o meno un feedback sia in caso di esito positivo che negativo)
La seconda P: Positività
Diversi studi hanno dimostrato che avere una mentalità positiva durante la ricerca del lavoro aiuta se stessi e facilita la comunicazione anche con gli altri. Questo aspetto è molto sottovalutato!
Mi capita spesso infatti di incontrare due tipologie di candidati:
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- Professionisti già occupati i quali però, in una prospettiva di costante miglioramento, lasciano aperta la porta a nuove possibilità. Questi ultimi affrontano la ricerca del lavoro tendenzialmente con serenità e positività
- Professionisti non occupati che sono alla ricerca attiva del lavoro, i quali in un primo momento affrontano la ricerca del lavoro in modo positivo ma, successivamente, non trovando riscontro sul mercato iniziano a “subire” questa fase, in quanto le risposte positive tardano ad arrivare.
In quest’ultimo caso, subentra un iniziale pessimismo: dopo settimane passate a cercare lavoro senza avere riscontri si inizia a pensare che non ci sarà mai nessuna risposta positiva. Con lo sguardo ottimistico che si allontana viene meno anche la proattività!
Il pessimismo e la perdita di fiducia sono il mix peggiore per avere il giusto mindset nella ricerca del lavoro, ossia il giusto approccio mentale che consente al candidato di avere anche performance soddisfacenti durante il colloquio di lavoro.
Ecco perché ti consiglio di affrontare anche il momento del colloquio usando e allenando la giusta mentalità, attraverso questi attività:
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- Allena i pensieri positivi, anziché pensare sempre al peggio: proietta te stesso nella tua mente che affronta con successo il tuo prossimo colloquio e fai questo esercizio almeno un paio di volte al giorno. Ricorda che siamo noi a decidere come abituare la nostra mente, e se la portiamo a pensare in modo positivo anche la realtà che ci circonda rifletterà la stessa positività.
- Evita di vivere i feedback negativi e le mancate risposte ai colloqui come dei tuoi personali fallimenti: se non sei stato chiamato per lo step successivo vuol dire solo che non eri in linea per quella specifica posizione. Il feedback negativo deve essere per te invece un insegnamento utile per il futuro, ossia per migliorare le tue performance.
- Metti in conto che la ricerca del lavoro giusto per te richiederà il giusto tempo, quindi segna sul calendario una scadenza temporale lontana entro il quale trovare lavoro, così da concederti il tempo necessario. Solitamente il periodo temporale minimo è di 6 mesi!
Una volta che avrai messo in atto nel tuo quotidiano questi accorgimenti, inizierai a sviluppare un mindset che ti consentirà di approcciarti tanto al colloquio di lavoro quanto alla ricerca attiva in modo propositivo e positivo.
La pratica per diventare dei veri Performer!
La terza P che rappresenta una condizione importante per superare il colloquio di lavoro con successo è la PRATICA.
Devi infatti sapere che, se da una parte prepararsi e lavorare su sé stessi è molto importante per vivere il colloquio in modo sereno e trasmettere l’interesse all’azienda, dall’altra parte per acquisire fluidità a livello comunicativo ed “esperienza” è importante fare molti colloqui.
Più colloqui sosterrai più diventerai bravo a comunicare te stesso e a mettere in luce i tuoi punti di forza, anche in base ai feedback che raccoglierai. I feedback da parte dei Reclutatori infatti sono un ottimo modo per capire su quale aspetto di te stesso lavorare e come migliorare la tua prossima performance.
Una volta che avrai fatto pratica di colloqui sarai in grado di:
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- Presentarti in modo meno meccanico e più professionale, contestualizzando anche le competenze maturate in base ai requisiti richiesti dall’annuncio di lavoro
- Parlare delle tue esperienze professionali mettendo in luce gli aspetti che ritieni possano interessare di più all’azienda
- Affrontare questioni ostiche (come licenziamenti, gap temporali, ecc..) con maggiore tranquillità e consapevolezza
Oggi ti ho condiviso una serie di consigli che spero siano per te utili e ti aiutino a trovare il tuo prossimo lavoro.
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