Non è un caso che sempre più spesso leggiamo i titoli “Imprese pronte ad assumere, ma mancano talenti”. Il Talent Shortage ossia la “carenza di talenti in ambito professionale” è un fenomeno che sta raggiungendo livelli record sia in Italia sia a livello globale. Specialmente nei settori come la logistica, metalmeccanica, IT, controllo & finanza e healthcare i datori di lavoro faticano a reperire sul mercato le giuste figure professionali e il divario tra domanda e offerta diventa sempre più profondo.

Come le aziende possono affrontare la sfida del Talent Shortage e portare a bordo talenti in modo efficace?

Quando la carenza di talenti diventa un problema ricorrente, è necessario rivalutare il modo in cui si reclutano i nuovi dipendenti. Ecco alcuni nostri consigli da tenere in mente.

💡La velocità è fondamentale

In un interessante articolo pubblicato sul suo sito Glassdoor è stata messa a confronto la velocità con la quale si assume un nuovo dipendente di 25 paesi e l’Italia è risultata essere tra le nazioni più lente. Il time to hire troppo lungo è sicuramente un problema perché non solo aumenta i costi, ma anche aumenta le probabilità che i talenti validi non siano più disponibili sul mercato (perché i concorrenti sono stati più veloci nel fare la proposta).

Il nostro consiglio: E’ fondamentale velocizzare il processo di selezione e ridurre il tempo tra il primo colloquio e quello finale, accorciando anche i tempi di attesa del feedback.  Se un candidato vi convince, non aspettate di avere una rosa di candidati finalisti, ma reagite subito.

💡Retribuzione competitiva

Prima di iniziare il processo di selezione, è importante assicurarsi di poter offrire una retribuzione in linea con quanto offerto sul mercato. Al momento il mercato è estremamente competitivo, quindi se il budget a disposizione non è in linea con almeno la media del mercato, si farà fatica ad attirare candidati di valore.

Il nostro consiglio: Attraverso strumenti di analisi statistica ed accesso a banche dati nazionali e locali, le agenzie specializzate in consulenza HR (come la nostra) sono in grado di ricostruire il Profilo Retributivo corretto del candidato per qualunque ruolo organizzativo.

💡Cultura aziendale e benefit

Per essere competitivi sul mercato e attrare i giusti talenti, bisogna anche capire le diverse aspettative dei candidati e non focalizzarsi solo sulla parte retributiva. Dopo la pandemia, i candidati guardano sempre di più la cultura aziendale, la sua attenzione verso l’inclusione e la diversità come anche i benefit (p.es. assistenza sanitaria integrativa, corsi di aggiornamento professionale, auto aziendale, misure di sostegno alla maternità ecc.).

Il nostro consiglio : State al passo con i trend del mercato e ascoltate le esigenze dei vostri dipendenti e candidati. Utilizzate gli strumenti cha avete a disposizione per comunicare i valori della vostra azienda e i benefit che offrite;  presentateli anche negli annunci di lavoro e in fase di colloquio.

💡Valutare le soft skills

Essere troppo specifici e rigidi nella richiesta di competenze in un mercato carente di talenti probabilmente scoraggerà i candidati a fare domanda e valutare una certa posizione quando in realtà potrebbero potenzialmente essere in linea.

Il nostro consiglio:  Nel processo di selezione vale la pena concentrarsi innanzitutto sulla valutazione delle soft skills, le più difficili da imparare, ma probabilmente le più decisive a lungo termine. Il problema della mancanza di alcune competenze tecniche si può alleviare con l’investimento nella formazione.

💡Flessibilità

Con l’esperienza di lavoro da remoto durante la pandemia, i talenti cercano sempre di più le opportunità che offrono la possibilità di lavoro flessibile (da remoto o in modalità ibrida). Secondo alcune indagini, più di 80% degli italiani privilegerebbe un’offerta di lavoro che contempli la flessibilità rispetto a un’altra simile che non preveda lo stesso vantaggio.

Il nostro consiglio:  Se il ruolo e l’infrastruttura aziendale lo consentono, vale la pena offrire la possibilità di modalità di lavoro flessibile. La nostra esperienza dimostra che le aziende che non la offrono rischiano di passare per obsolete rispetto alle esigenze della forza lavoro moderna e, di conseguenza, si lasciano scappare i migliori talenti.

Il team di CPL & Taylor ha aiutato centinaia di aziende a trovare, sviluppare e trattenere talenti. Per ogni ulteriore approfondimento o supporto alla vostra azienda, contattateci!