Stai cercando lavoro e vuoi riuscire a conquistare l’HR durante il colloquio di lavoro? Sei nel posto giusto!
Oggi ad aiutarti c’è Luca, il nostro Talent Acquisition Specialist, che condividerà con te consigli su come dimostrare passione e interesse al colloquio di lavoro e attirare l’attenzione del Selezionatore.
Luca crede fermamente che la differenza, soprattutto ad un colloquio di lavoro la faccia la personalità e la motivazione del candidato, per questa ragione il suo motto preferito è una citazione di Oscar Wilde che recita: “Sii te stesso, tutto il resto è già stato preso”.
Ma come possiamo allora parlare di noi e trasmettere la nostra passione ad un colloquio di lavoro?
Ecco che oggi condivideremo con te strategie e consigli per farlo al meglio.
Come affrontare al meglio il colloquio di lavoro dimostrando interesse
Essere invitati a un colloquio di lavoro significa aver superato la prima fase del processo di selezione. Ciò è indice del fatto che il team HR ha esaminato il tuo curriculum e ha apprezzato la tua professionalità e le competenze che hai maturato, ma vuole necessariamente saperne di più su di te.
Molto spesso però i candidati hanno difficoltà a trasmettere il loro reale interesse per il ruolo e/o azienda e questo influenza negativamente la valutazione anche da parte del Reclutatore.
A prescindere che si tratti di un profilo junior (con poca o nulla esperienza di lavoro) o di un profilo senior (con esperienza professionale maturata alle spalle), il Recruiter preferirà sempre un candidato che è in grado di mostrare reale passione per il proprio lavoro ed interesse verso l’azienda.
Ecco perché oggi Luca ha deciso di condividerti 8 strategie efficaci per mostrare passione ad un colloquio di lavoro e risultare agli occhi dell’intervistatore realmente motivati:
1. Conduci ricerche approfondite sull’azienda
Luca consiglia di cercare l’azienda e raccogliere più informazioni possibili su:
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- Mission e Vision
- Valori aziendali e/o progetti particolarmente rilevanti per l’azienda
- Informazioni approfondite relative al lavoro che dovrai svolgere
In questo modo potrai dimostrare più facilmente all’intervistatore che hai una conoscenza approfondita del core business dell’azienda, del settore professionale in cui essa opera e della direzione che quest’ultima vorrebbe prendere in futuro.
Sulla base di queste informazioni, durante il colloquio, Luca consiglia di:
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- Mostrare come le tue capacità ed esperienze possono aiutare l’azienda nel raggiungere i suoi obiettivi di breve, medio e lungo termine
- Fare domande al termine del colloquio relative alle informazioni che hai raccolto durante la fase “investigativa”
Come fare per raccogliere più informazioni possibili?
Gli strumenti più efficaci e veloci che puoi usare per raccogliere informazioni sull’azienda sono:
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- Social media (Linkedin, Facebook, Instagram)
- Sito web aziendale ufficiale
- Informazioni reperite sul web (es. articoli di giornale)
- Siti web esterni dove ricercare informazioni specifiche sull’azienda (es. Glassdoor)
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Concentrati sul motivo per cui hai perseguito i tuoi obiettivi di carriera
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Il tuo curriculum si è concentrato su ciò che hai fatto, e questo è servito ad ottenere il colloquio sperato.
Ora però è il momento di dedicarti a comunicare all’intervistatore il tuo perché, ossia ciò che ti ha spinto a fare determinate scelte di carriera.
Luca ti consiglia di parlare, durante il colloquio, di:
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- Iniziative che hai intrapreso durante il tuo percorso professionale (es. progetti che hai avviato) spiegando in modo approfondito ciò che ti ha spinto a farle, quindi la tua motivazione e i risultati che hai ottenuto
- Valori professionali: cosa ti spinge a fare ciò che fai? Perché lo fai? Rispondere a queste domande ti permetterà di parlare della tua visione professionale e del modo in cui concepisci il lavoro. Queste informazioni (che non tutti i candidati condividono in sede di colloquio) rappresentano il modo migliore per distinguerti
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Parla di situazioni al lavoro in cui sei riuscito ad eccellere
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Molto spesso, durante i colloqui di lavoro, spiega Luca i candidati si focalizzano sul raccontare le proprie esperienze lavorative in modo “meccanico” tralasciando i contributi di valore che loro stessi hanno apportato alle precedenti aziende.
Un esempio di contributo di valore è quando, durante la tua carriera e/o precedenti esperienze di lavoro, sei riuscito a superare le aspettative del tuo capo. Spiega in che modo le hai superate e cosa ti ha riconosciuto il tuo responsabile.
In questo modo l’intervistatore inizierà a conoscerti in modo diverso rispetto ad altri candidati, ed entrambi potrete capire se siete nel posto giusto con la persona giusta.
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Parla dei tuoi interessi personali in funzione di chi sei e cosa stai cercando
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Un’altra strategia ottimale per trasmettere passione, motivazione e i tuoi valori professionali è parlare dei tuoi hobby o interessi personali.
Attenzione: l’idea non è quella di parlare del tuo amore per la pittura (a meno che non sia rilevante per il ruolo) ma piuttosto di condividere con l’intervistatore ciò che ami così tanto da dare tutto te stesso e concentrare le tue energie verso qualcosa che ti gratifica realmente.
Perché gli HR dovrebbero focalizzarsi su questo?
La passione non annulla la fatica o lo stress, ma rende tutto questo più sopportabile perché ogni sacrificio è fatto in nome di un progetto più grande, è fatto per inseguire un obiettivo stimolante.
Chi ama ciò che fa stimola continuamente la propria motivazione e chi ha una buona motivazione fa anche bene il proprio lavoro.
Quali hobby o interessi sono rilevanti e vanno condivisi in sede di colloquio?
– Hobby o interessi personali che sono in linea con il tuo settore professionale (o quello in cui vorresti lavorare)
– Hobby o interessi personali che non sono in linea con il tuo settore/lavoro ma ti consentono di descrivere la tua persona in termini di soft skills maturate, valori professionali o tue caratteristiche uniche (es. “Durante il weekend mi prendo cura degli animali nel canile della mia città, e grazie a questo ho potuto coltivare la mia naturale empatia e cura verso gli altri”)
-Attività di volontariato di qualsiasi tipo (purchè fornisci un racconto esaustivo specificando l’attività, perché lo fai e come lo fai)
Questi aspetti, se condivisi, avranno tutti un grande valore purchè sarai in grado di unire tali racconti con ciò che l’azienda ricerca (in questo caso in termini di soft skills e caratteristiche personali).
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Prendi appunti
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Prendi in considerazione l’idea di portare con te un piccolo block notes e una penna per prendere appunti durante l’intervista.
Cosa è necessario appuntarsi come informazione?
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- I nomi degli intervistatori (in questo modo puoi recuperare i loro contatti su Linkedin e rimanere collegati anche per future opportunità oppure per richiedere successivamente un follow up)
- Informazioni relative al ruolo che non compaiono nell’annuncio di lavoro (ti serviranno anche per fare le dovute considerazioni post colloquio e capire se il ruolo risponde alle tue esigenze e a ciò che stavi cercando)
- Informazioni relative all’azienda che possono servirti per scrivere una mail di ringraziamento alla fine del colloquio di lavoro
L’azione di prendere appunti, sottolinea Luca, è valutata molto positivamente dall’Intervistatore perché fornisce ulteriori informazioni sul profilo del candidato (es. orientamento ai dettagli, doti organizzare, interesse e motivazione per il ruolo, ecc…).
Importante: mentre prendi appunti assicurati di mantenere alta l’attenzione rispetto a ciò che ti dice l’intervistatore.
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Preparati a domande scomode o “difficili”
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Rivedi alcune delle domande del colloquio più comuni e difficili per preparare risposte di qualità da utilizzare nella tua intervista.
Attenzione! Come afferma Luca mostrare motivazione e interesse vuol dire anche far capire all’intervistatore che ci si è impegnati per affrontare al meglio il colloquio di lavoro e nulla è stato lasciato al caso.
La preparazione non vuol dire standardizzare le risposte e impararle a memoria, ma semplicemente pensare in modo più organizzato e strutturato alle risposte da dare così da comunicare effettivamente la propria identità personale e i propri obiettivi di carriera.
Questo passaggio può aiutarti a sentirti più sicuro delle tue risposte e ad avere un’idea migliore delle qualifiche che puoi evidenziare durante il colloquio.
Ecco degli esempi di domande “scomode” che l’intervistatore potrebbe farti durante un colloquio di lavoro:
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- Qual è la tua più grande debolezza? Identifica un punto debole professionale e spiega come stai lavorando (o hai già lavorato) per migliorarlo.
Ad esempio, se hai difficoltà con la gestione del tempo, spiega come hai creato una serie di promemoria sul tuo calendario per assicurarti di rispettare le scadenze e hai monitorato il tuo tempo quando lavori per assicurarti di essere efficiente e raggiungere tale obiettivo.
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- Perché vuoi lasciare il tuo attuale lavoro? Dai una risposta il più onesta possibile, ma che parli comunque positivamente del tuo datore di lavoro. Concentrati su come vuoi sviluppare la tua carriera, apprendere nuove competenze o completare la formazione per ottenere ruoli a responsabilità crescente e, in generale, una carriera più soddisfacente.
- Parlami di te. Questa domanda è un’opportunità per te di mostrare le tue qualità personali più rilevanti ed evidenziare ciò che ti rende un candidato perfetto per quel ruolo.
Luca ti consiglia di menzionare tre o quattro attitudini personali/caratteristiche/skills e spiegare come possono aiutarti ad avere successo nel ruolo.
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- Parlarmi di quella volta in cui hai superato una sfida al lavoro. Identifica un ostacolo specifico che hai affrontato in passato e descrivi le azioni costruttive che hai intrapreso per risolverlo.
Spiega la situazione “ostica” e la causa del problema, quali passi hai intrapreso per porvi rimedio e come l’hai affrontata e risolta, assicurandoti di essere il più specifico e concreto possibile.
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Invia una email di ringraziamento
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L’email di ringraziamento dopo il colloquio è una vera e propria email di follow-up da inviare a seguito dell’incontro con il recruiter.
Non tutti i candidati la inviano, ma è molto importante farlo per riuscire a rimanere più facilmente impressi nella memoria e sottolineare di nuovo alcuni elementi chiave (compresa la tua motivazione!).
Perché è importante?
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- Il suo scopo è quello di distinguerti dagli altri candidati e riuscire a essere più facilmente ricordato dai selezionatori. In questo modo avrai anche l’occasione per sottolineare alcuni aspetti emersi durante l’incontro, rimarcando i tuoi punti di forza ed eventualmente rimediare ad alcuni momenti di possibile incomprensione.
- Sarà un’ulteriore riprova del tuo interessenell’essere parte di quella realtà aziendale.
- Ringraziare per il tempo e l’attenzione che ti è stato dedicato è una forma di gentilezza nei confronti del lavoro altrui.
3 Consigli per scriverne una davvero efficace
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- Sebbene tu abbia incontrato da poco il selezionatore è utile contestualizzare l’incontro. Oltre a dire chi seiricorda quale giorno vi siete visti e per quale posizione ti sei candidato. È possibile, infatti, che un unico recruiter abbia aperti processi di selezione per più figure. Aiutarlo a contestualizzare è un’accortezza utile per creare una buona impressione.
- Cita alcuni aspettiemersi durante l’incontro. In particolare, rimarca eventuali aspetti positivi emersi, i tuoi punti di forza e gli elementi che pensi possano aver dato di te una buona opinione. Cerca però di non sembrare autocelebrativo!
- E’ fondamentale che, in occasione di questa email, confermi la tua motivazione a lavorare presso la realtà in cui ti sei candidato. Mostra il tuo interesse per la posizione offerta e conferma di essere contento di aver avuto modo di conoscere chi già ci lavora.
Sappiamo bene che il momento del colloquio di lavoro è fondamentale per capire se l’azienda è quella più giusta per te ed è giusto che usi tutti gli strumenti necessari a disposizione per capirlo.
Oggi ti ho condiviso una serie di consigli utili per te a trovare il tuo prossimo lavoro.
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